L’I.C. Pestalozzi si trova nella periferia sud-est della città di Catania, all’interno del piano di zona di Librino (IX-X Municipalità del Comune di Catania); esso ospita sezioni di scuola dell’Infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I grado e attività per adulti; è costituito da tre Plessi che accolgono un’utenza eterogenea proveniente da agglomerati urbani appartenenti talvolta a quartieri diversi anche se vicini l’uno all’altro. L’eterogeneità degli alunni comporta una varietà notevole di situazioni socio-economiche poiché la popolazione risulta costituita da famiglie che vivono nella zona da moltissimi anni (in particolare gli abitanti di Villaggio s. Agata), da famiglie che hanno scelto di vivere a Librino rientrando in cooperative edilizie (gli abitanti di quello che viene considerato Librino nuovo perché gli insediamenti abitativi hanno cominciato a sorgervi a partire dagli anni Settanta) ed infine da famiglie che si sono trasferite in questa parte di Catania perché beneficiarie del diritto ad una casa popolare (i famosi palazzoni di cemento divenuti simbolo del quartiere di librino, nei quali vivono anche molte famiglie di abusivi, che hanno occupato case destinate ad altri).
Tutto ciò comporta la coesistenza di varie tipologie sociali, con vissuti, esperienze ed esigenze differenti e con una percezione del quartiere che è vissuto da alcuni come luogo di appartenenza ma da altri come ambiente estraneo, nel quale trascorrere prevalentemente le ore notturne, evitando i contatti e la partecipazione attiva, ciò ha comportato la definizione di Librino quartiere-dormitorio.
Da una indagine svolta nel 2007all’interno dell’I.C. Pestalozzi tra i genitori degli alunni è emerso quanto segue: l’83 % dei genitori ha 4-5 figli ed il 14% dei nuclei familiari vive con altri parenti (nonni, zii, cugini); l’89% degli uomini possiede un lavoro anche se in nero e soltanto il 13% delle donne lavora; il 2% degli intervistati è analfabeta, il 67% ha conseguito la licenza media ed il 15% possiede un diploma.
Dall’indagine emerge inoltre che la maggior parte degli intervistati non usufruisce dei servizi presenti nel quartiere poiché ne sconosce l’esistenza (è il caso del Centro Polidiagnostico ma anche delle caserme di Carabinieri e Polizia) e soprattutto, quasi l’85% di loro non pensa che nel quartiere esistano problemi di mafia, delinquenza e spaccio, adducendo fra i problemi principali del quartiere l’assenza di Forze dell’Ordine e la sporcizia.
Pochi risultano inoltre gli interessi e le attività svolte nel tempo libero, quasi il 75% degli intervistati non legge libri né giornali di alcun genere, ad eccezione del quotidiano La Sicilia, la quasi totalità non ha mai viaggiato o svolge qualche attività ricreativa; l’unico interesse è dato dalla partecipazione alle attività proposte dalla Parrocchia, vissuta come il fulcro del quartiere.
E’ chiaro che il quadro che deriva da questa analisi mette in evidenza lo scollamento esistente fra gli abitanti del territorio e la città, le Istituzioni e la vita della società odierna; in tal senso la scuola riveste un ruolo determinante poiché essa costituisce una delle poche Istituzioni presenti ed inoltre essa rappresenta l’unico stimolo ad innescare nei ragazzi “il tarlo”della curiosità nell’ acquisire nuove competenze, nell’ approfondire le proprie conoscenze, la propria cultura, nel crescere interiormente per divenire soggetti attivi della società.
Nell’ottica di offrire esperienze sempre diverse e gratificanti l’I.C. Pestalozzi promuove anche attività che comprendono lo sport (Rugby, atletica, pallavolo, tamburelli), la creatività (ceramica, deécoupage, pittura, musica, teatro), la conoscenza del l’ambiente e la valorizzazione dei beni culturali per mezzo delle numerose visite guidate ma anche la partecipazione a spettacoli teatrali e di musica lirica, la visione di films al cinema.