Il 10 maggio 2012, nella suggestiva cornice serale di Piazza Università, i docenti di strumento musicale delle scuole Brancati, Doria, Musco e Pestalozzi, assieme ad altri musicisti ospiti (docenti e non), hanno proposto in concerto un denso programma musicale, diviso in tre parti: nella prima i docenti si sono esibiti come solisti e in piccole formazioni cameristiche; la seconda parte del concerto è stata dedicata alla musica jazz con il Doc Jazz Quintet e nell’ultima si è esibito l’Ensemble MusiDOC, composto da quindici docenti, e diretto dal prof. Andrea Amici.
Il concerto è stato realizzato nell’ambito delle manifestazioni promosse dal Comune di Catania “Catania in… PrimaVera“ ed è stato pregevolmente presentato dalla prof.ssa Daniela Spampinato.
Il repertorio è stato particolarmente vario e interessante, non solo perché sono state proposte pagine provenienti da varie epoche della storia della musica, ma anche grazie all’alternanza delle diverse formazioni che via via si sono succedute sul palco.
L’esordio è stato affidato al prof. Luigi Pappagallo, dell’I.C. Pestalozzi, che con la sua chitarra ha eseguito una “Fantasia Romantica“, da lui stesso arrangiata, che accosta tre brani differenti ma accomunati dalla comune atmosfera lirica: un Preludio di Francisco Tárrega, compositore spagnolo della seconda metà dell’Ottocento ed esponente fondamentale della letteratura chitarristica, e due famosissimi titoli: Torna a Surriento di Ernesto De Curtis, uno dei brani più conosciuti della canzone classica napoletana, e Feelings del cantante brasiliano Albert Morris. Dopo la Fantasia Luigi Pappagallo ha proposto un altro classico della letteratura chitarristica della prima metà dell’Ottocento, il “Rondò in la minore” di Ferdinando Carulli, è un brano di grande chiarezza formale e dalla limpida ispirazione classica e ha concluso la sua performance con un famosissimo brano musicale della tradizione inglese, “Greensleeves”.
La prima parte del concerto è proseguita con l’esibizione del prof. Salvo Testa, docente di pianoforte dell’I.C. Musco, che ha suonato al pianoforte una sua composizione: “Ricercare n.43”.
Dopo le due esibizioni solistiche, il duo composto dai docenti di violino e pianoforte dell’I.C. Pestalozzi, rispettivamente la prof.ssa Samantha Fidanza e il prof. Antonio Marchetta hanno interpretato due brani, espressione diversa del tango argentino: il primo è stato il celeberrimo “Tango Zigano Jalousie”, forse la composizione più famosa del compositore danese Jacob Gade, il secondo, invece, uno degli esempi più celebri del tango nuevo e del suo inventore, il compositore argentino Astor Piazzolla: “Adios Nonino”.
A seguire, il trio dei docenti dell’I.C. Musco, composto dalla prof.ssa Joanna Moschella al flauto, dal prof. Alfredo Spoto al clarinetto e dal prof. Massimo Genovese alla chitarra, ha proposto altri due famosi brani di Astor Piazzolla: “Oblivion” e “Verano Porteño”, l’Estate di Buenos Aires. I docenti dell’I.C. Musco hanno eseguito infine il “Duo concertante per flauto e chitarra op.1” composto dal prof. Massimo Genovese.
Dopo i docenti della Musco è stata la volta dei professori dell’Istituto Doria; per primo il prof. Rosario Gioeni, insegnante di percussioni, che ha eseguito al vibrafono “Blues for Gilbert” di Mark Glentworth, un musicista poliedrico, che ha attraversato vari stili e generi. Il prof. Gioeni, al vibrafono, con la prof.ssa Annalisa Mangano, docente di pianoforte sempre all’I.C. Doria, hanno poi presentato il secondo e il terzo movimento del “Concerto per vibrafono” di Ney Rosauro, compositore e percussionista brasiliano.
Il programma è continuato con la prof.ssa Annalisa Mangano al pianoforte e il suo collega insegnante di corno all’I. C. Doria, il prof. Simone Primerano, che hanno eseguito il “Notturno op. 7” di Franz Strauss, compositore e virtuoso di corno, padre del famosissimo Richard Strauss.
Le docenti di violino e pianoforte dell’I. C. Brancati, rispettivamente la prof.ssa Alexandra Dimitrova e la prof.ssa Antonella Faliti hanno interpretato in duo una delle pagine strumentali più belle e conosciute del repertorio operistico francese tardo romantico, la “Meditazione” dall’opera Thaïs di Jules Massenet, una splendida pagina nella quale si mettono in luce le doti del compositore francese, la sua capacità di creare melodie raffinate caratterizzate da un denso lirismo, sostenute da un’architettura armonica di grande fascino e contemporaneamente estremamente rigorosa. Il duo Dimitrova – Faliti ha proposto infine il “Valzer op. 39 n. 15” di Johannes Brahms, un altro grande classico della letteratura musicale di tutti i tempi, creato dalla geniale mente di uno dei più grandi compositori mai vissuti.
Protagonista della seconda parte del concerto è stata la musica jazz, con il DOC Jazz Quintet, formato dal prof. Gaetano Cristofaro al sax tenore e soprano, docente di clarinetto all’I. C. Brancati, da Marco Crispo alla chitarra, uno dei musicisti ospiti che quest’anno è stato per un certo periodo docente all’I. C. Pestalozzi, dal prof. Gaetano Sferro al pianoforte, docente di musica anche lui alla Pestalozzi, da Sergio Cannata al basso (secondo musicista ospite della serata) e alla batteria dal prof. Simone Bruno, docente di percussioni sempre alla Pestalozzi.
Il quintetto ha suonato quattro brani, tutti ormai grandi classici della musica jazz, i primi tre firmati da tre mostri sacri del jazz, grandi strumentisti e innovatori nello stile strumentale: “Billie’s Bounce” di Charlie Parker, “So What” di Miles Davis e “Footprints” di Wayne Shorter, mentre il quarto è stato uno dei più celebri standard, “All of me“.
La terza parte del concerto ha visto coinvolti quindici musicisti, l’Ensemble MusiDOC, diretti dal prof. Andrea Amici, in tre brani. Il primo, intitolato “The Gershwin Years” è un collage musicale, realizzato dal prof. Amici su alcuni dei più famosi temi di George Gershwin: la celebre Rhapsody in Blue, I got rhythm, Slap that bass! e Love walked in, inframmezzati da citazioni di un brano dall’opera Porgy and Bess e frammenti del poema sinfonico An American in Paris.
Il secondo brano è stato composto espressamente per il concerto del 10 maggio dal prof. Andrea Amici, che lo ha diretto in prima esecuzione assoluta, intitolato “Perpetuum, piccola rapsodia per quindici esecutori” e dedicato dall’autore ai quindici musicisti che lo hanno eseguito per la prima volta. Il prof. Andrea Amici, docente di lettere all’I. C. Pestalozzi, compositore e direttore d’orchestra più volte premiato per la sua produzione musicale, ha realizzato in questo brano una meditazione sul tempo nelle sue varie accezioni: il tempo musicale e in generale sue possibilità di combinazione, il tempo come memoria e infine il tempo come continuità quasi infinita che “in perpetuo” ingloba le altre dimensioni.
L’ultimo brano della serata è stato una fantasia, scritta e orchestrata dal prof. Amici, su temi del musical di Frederic Loewe “My Fair Lady”, su libretto di Alan Jay Lerner, adattato dal Pigmalione di George Bernard Shaw.
Nella fantasia presentata questa sera si susseguono i più bei momenti musicali di questo grande capolavoro del teatro musicale americano: la celebre Ouverture, con il tema della scommessa “You Did It!“, “Wouldn’t It Be Loverly?“, “Just You Wait“, “The Rain in Spain“, “On the Street Where You Live” e infine il brano forse più celebre: “I Could Have Danced All Night“.
Il grande successo di pubblico ha coronato una bellissima serata all’insegna della buona musica, che fra l’altro ha messo in mostra la professionalità dei docenti e la loro passione per la musica.