Lo sviluppo delle tecnologie della comunicazione ha condizionato il nostro stile di vita negli ultimi anni introducendo cambiamenti rapidi e irreversibili nella società.
Innegabile è l’influenza di questi mezzi super tecnologici sulle giovani generazioni. Il problema di partenza è l’uso dei social network da parte degli under 13; tra i tanti il popolarissimo Facebook, con quasi dieci anni di vita, conta un miliardo di utenti attivi di cui 5 milioni sono ragazzi al di sotto dei dieci anni, nonostante il divieto di iscrizione.
Gli utenti pensano che in internet sia più facile esprimersi e mostrarsi. L’esistenza di reali incontri sul web è confermata da molti studiosi soprattutto all’interno di gruppi di gioco o di discussione; tuttavia Pascale Weil ha evidenziato una “forma di socialità lieve” cioè una forma di scambio che di fatto non scambia, che non ha conseguenze psicologiche profonde a livello di responsabilità né di implicazioni, ma solo atteggiamenti momentanei.
Gli alunni della classe quinta sez. D (scuola primaria) dell’Istituto Comprensivo “Pestalozzi” di Catania, coordinati dalle docenti Melina Lo Monaco e Lina Foti, stanno portando avanti una sperimentazione che cerca di mixare il carattere cooperativo e ludico di Facebook con quello “didattico” dei Learning Management System (LMS) tradizionali.
La sperimentazione scaturisce dal desiderio da parte degli alunni di una wiki-didattica che, oltre a consentire di praticare una modalità di apprendimento quale il “learning by doing”, sia all’altezza delle interazioni sociali che avvengono su Facebook, Twitter e You Tube. L’utilizzo della tecnologia non sarà collocata nei quadri interpretativi del passato, rischiando di non cambiare nulla e anzi concorrendo proprio a rallentare e rendere maggiormente macchinosi i processi educativi che si vogliono migliorare, bensì in un cambiamento culturale e, quindi, non meramente tecnologico, coinvolgendo il maggior numero di attori possibili.
La familiarità da parte degli alunni con i social network sarà diretta all’utilizzo del social learning network per la scuola Schoology, piattaforma web – based pensata per fare didattica online.
La sua interfaccia, volutamente “social networking”, è molto simile a Facebook. Nella sua versione free, Schoology permetterà di creare una classe virtuale, ambiente di apprendimento protetto e sicuro dove si potrà interagire tramite le ampie funzionalità studiate appositamente per fini didattici.
È presente anche un’applicazione per iOS (il sistema operativo sviluppato da Apple per iPhone, iPad e iPod touch) grazie alla quale sarà possibile accedere ai contenuti della piattaforma anche da dispositivo mobile.
La piattaforma web – based Schoology, nella sua versione free, dà la possibilità di postare notizie – all’interno delle classi o dei corsi – allegandovi file di ogni tipo e link, permette di commentare i post e segnalare la propria preferenza con un Like proprio come Facebook. Il valore aggiunto di Schoology sta, però, nell’interattività garantita anche quando l’alunno non è presente fisicamente a scuola. Grazie a Schoology l’insegnante può, non solo fornire materiali didattici, proporre approfondimenti, stimoli, curiosità, ma anche assegnare compiti di ogni tipo e verificare la preparazione dei propri studenti attraverso la somministrazione di test e quiz. La piattaforma offre un ampio repertorio di strumenti per preparare verifiche multimediali e personalizzabili da svolgere sia a scuola che a casa. Gli alunni possono vedere (e rivedere) le correzioni apportate dai docenti e, per quanto riguarda le verifiche strutturate, visualizzare risultati e correzioni in tempo reale. Con aggiornamenti via e-mail i docenti rimangono sempre informati sull’attività della classe ed è possibile anche collegarsi tramite smartphone e tablet grazie a specifiche applicazioni.
Gli oggetti di apprendimento sono prodotti multimediali – ebook, video tutorial, podcast e altri strumenti appositamente predisposti – che, una volta pubblicati, diventano accessibili da tutti con modalità personalizzabili. Saranno questi a fornire le informazioni che ciascun alunno fruirà personalmente fuori del tempo e dello spazio in classe.
In classe, invece, si metterà in pratica una modalità attiva, di tipo esperienziale e collaborativo, in un contesto altamente innovativo e motivante.
La finalità educativa scaturisce dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione: “… per quanto riguarda le tecnologie dell’informazione e della comunicazione e le tecnologie digitali, è necessario che oltre alla padronanza degli strumenti, spesso acquisita al di fuori dell’ambiente scolastico, si sviluppi un atteggiamento critico e una maggiore consapevolezza rispetto agli effetti sociali e culturali della loro diffusione, alle conseguenze relazionali e psicologiche dei possibili modi d’impiego, alle ricadute di tipo ambientale o sanitario, compito educativo che andrà condiviso tra le diverse discipline”.
Gli obiettivi generali di apprendimento saranno:
– promuovere un approccio formativo bidirezionale all’utilizzo dei social-network: educare alla scoperta e alla conoscenza e educare all’utilizzo consapevole e produttivo;
– (ri)attivare un processo relazionale virtuoso tra studenti ed educatori (co)creando un territorio di dialogo e confronto reciproco.