Insieme in… gioco è un laboratorio rivolto alle prime classi della scuola primaria che ha lo scopo di promuove il benessere dei bambini a scuola.
L’idea centrale è quella di un bambino intero, la cui integrità va non solo rispettata ma promossa attraverso attività che lo mettano al centro in quanto bambino corpo, bambino mente, bambino emozioni, bambino respiro.
Attraverso l’esperienza del piccolo gruppo che inizia e chiude l’incontro in cerchio per condividere senso di appartenenza ed emozioni, i bambini sono portati attraverso il gioco ad esplorare le loro funzioni di movimento, le sensazioni, il contatto e l’ascolto interno ed esterno. Attraverso la conduzione dell’adulto essi sono portati a vivere l’appartenenza nel rispetto di ogni singola individualità e delle loro specifiche caratteristiche. Le modalità comunicative sono caratterizzate dall’ascolto empatico e dal messaggio io, in prima persona, secondo il modello della comunicazione efficace di gordon.
Il gioco nelle sue varie forme è il filo conduttore del laboratorio. In esso si alternano l’esserci in movimento con lo stare, stare a sentire, stare ad ascoltare. Le attività strutturate sono per lo più improntate alla partecipazione cooperativa, dove la solidarietà, il valore gruppo e l’aiuto reciproco sono stimolati e valorizzati e dove il proprio mondo di sensazioni, emozioni e vitalità più o meno espliciti o più o meno compressi possano trovare spazio per esprimersi e valorizzarsi.
Il nome “Insieme in..gioco” sottolinea la caratteristica di gruppo, dove tutti insieme, giocando, in un contesto gioioso, possano mettersi in gioco.
Si impara a dire grazie, come si impara a dire io mi sento. Si sta scalzi perche anche i piedi sentono e comunicano; come le mani essi sono strumento di conoscenza, gioco e di contatto
Tutto il laboratorio è immerso nella musica che scandisce le attività sottolineando le diverse sfumature delle esperienze.
Il laboratorio si svolge in un ambiente chiuso privo di arredi dove ciascun bambino si trovi a vivere lo spazio e il contatto con se stesso, con l’adulto e con gli altri senza la mediazione e l’interferenza di strumenti e arredi che in qualche modo filtrano e modificano le percezioni.
Claudia Grassi