Dalla Pagina alla Scena: La Giara

Il Progetto Teatro Giovani del Teatro Stabile di Catania ospita, nel corso della rassegna conclusiva, la commedia musicale “La Giara“, liberamente tratta da ‘A Giarra di Luigi Pirandello nell’allestimento curato dal Laboratorio Teatrale Dalla Pagina alla Scena dell’I.C. Pestalozzi. La rappresentazione è andata in scena il 4 giugno presso il Teatro “Angelo Musco” di Catania.

Una scena dinsieme dello spettacolo

Una scena d'insieme dello spettacolo

In scena quaranta ragazzi della scuola secondaria di primo grado che hanno interpretato l’adattamento del testo pirandelliano realizzato dalla prof.ssa Graziella Caffarelli, docente di lettere nonché referente del laboratorio teatrale e ormai da sette anni infaticabile promotrice degli spettacoli scenici della scuola secondaria.

Dopo la realizzazione dello scorso anno del musical Aggiungi un posto a tavola, quest’anno l’attenzione è stata rivolta a un grande capolavoro del teatro siciliano, proposto in una versione che ha mantenuto l’originale lingua dialettale adattandone alcuni termini verso il vernacolo tipicamente catanese, arricchendo il tutto con una serie di interventi musicali che da un lato hanno messo in luce le doti canore delle alunne Deborah Faro e Jennifer Castorina, dall’altro hanno permesso lo svolgimento di alcuni numeri di ballo con le coreografie curate come sempre dalla prof.ssa Maria Rapisarda.

Zì Dima rimane intrappolato nella giara

Zì Dima rimane intrappolato nella giara

La vicenda pirandelliana di Zì Dima che interviene nella riparazione della giara di Don Lollò rimanendone prigioniero e creando il dilemma della relatività dell’interpretazione dell’azione umana, tipico del nobel siciliano, è stata inoltre arricchita di qualche spunto didattico, con l’inserimento di allusioni agli emigranti siciliani verso il continente americano e alla difficile situazione della società rurale siciliana dell’Ottocento e dei primi del Novecento, sottolineate dalle animazioni che via via si materializzavano sullo sfondo del palcoscenico grazie alle proiezioni e alle scene digitali realizzate (come lo scorso anno) dal prof. Andrea Amici.

La musica è stata protagonista come sempre negli spettacoli della Pestalozzi, curata dal prof. Gaetano Sferro, che ha preparato gli interventi solistici delle sopracitate alunne, realizzato le musiche di scena anche attraverso varie citazioni da più o meno celebri opere musicali montate in un collage di particolare effetto e infine ha anche partecipato direttamente interpretando la celebre canzone Caruso che ha fatto da sfondo a un suggestivo balletto intervenuto come un nostalgico ricordo di uno dei personaggi sulla scena.

La recitazione, pur con le immancabili emozioni, è stata preparata con meticolosità dalle tre docenti che in maniera particolare si sono dedicate all’azione scenica, cioè la prof.ssa Maria Pia Raciti, la prof.ssa Angela Interlandi e specialmente la prof.ssa Graziella Caffarelli alla quale si deve la regia dell’intero lavoro.

La disputa intorno alla Giara

La disputa intorno alla Giara

Come ha sottolineato il Dott. Santo Molino, dirigente scolastico dell’I.C. Pestalozzi, al termine dello spettacolo, l’impressione generale è stata quella che i ragazzi abbiano recitato, cantato e ballato con grande attenzione, ma soprattutto si siano veramente divertiti nel realizzare questo importante spettacolo che come sempre per gli alunni è stato un momento altamente educativo, specialmente quest’anno con la possibilità di esibirsi in un vero teatro: la possibilità di avvicinarsi a un importante argomento studio, quale il teatro pirandelliano, in maniera divertente, creativa e assolutamente stimolante.

Al termine dello spettacolo grande allegria del pubblico, che ha dimostrato di aver particolarmente gradito l’allestimento, e una nota di malinconia soprattutto per i docenti partecipanti al laboratorio teatrale, in quanto La Giara di quest’anno rappresenta l’ultimo spettacolo con la Pestalozzi realizzato dalla prof.ssa Caffarelli che dal prossimo anno si trasferirà in un’altra istituzione scolastica dove le auguriamo possa proseguire non solo la sua attività di docente ma anche quella di organizzatrice teatrale.