Dispersione scolastica
L’Istituto Comprensivo Pestalozzi è ubicato in un quartiere periferico della città e ciò determina l’assunzione da parte della scuola del ruolo di Ente che, sovente, rappresenta uno dei pochi punti di riferimento per il territorio.
Uno dei problemi più pregnanti dell’istituzione è indiscutibilmente la dispersione scolastica, fenomeno ancora presente in percentuale non indifferente; il termine indica un prematuro allontanamento dal percorso formativo con conseguenze negative per lo sviluppo della persona nel suo insieme. L’uscita precoce dal sistema dell’istruzione espone i giovani al rischio più alto di coinvolgimento in comportamenti devianti oltre che alla non occupazione con conseguenze negative sul benessere dell’intera società.
L’Istituto Pestalozzi nell’ottica di porre in evidenza il problema e cercare di arginarlo ha individuato una funzione strumentale, AREA 9, che è preposta al monitoraggio continuo dei casi segnalati e che provvederà a mettere in atto azioni volte alla prevenzione ed alla lotta alla dispersione scolastica. Nello specifico è stata elaborata una procedura interna le cui fasi sono le seguenti:
- Al fine della tempestiva individuazione dei casi di dispersione scolastica e/o di frequenza irregolare gli insegnanti della scuola primaria e i coordinatori di classe della scuola secondaria sono invitati a monitorare la frequenza dei propri alunni/studenti.
- Al raggiungimento della soglia di allarme, pari al 40 % di assenze, sia continuative che saltuarie, nell’arco di un mese, gli insegnanti sono tenuti a convocare e sollecitare personalmente e benevolmente la famiglia
- Qualora il problema persistesse i docenti sono tenuti a relazionare, nel corso del mese successivo alla F.S. per attivare le procedure formali con l’intervento del Dirigente Scolastico e, successivamente, del servizio di assistenza sociale.
Rapporti con il territorio
Il rapporto fra scuola ed enti ed istituzioni del territorio è imprescindibile per il raggiungimento delle sue finalità; in tal senso si promuovono attività negoziali (protocolli d’intesa, convenzioni, accordi di rete, ecc.) che favoriscano la sinergia fra i vari operatori. Attualmente l’istituto collabora con i seguenti Enti ed Associazioni del territorio
- Tribunale dei Minori ed assistenti sociali che operano sulla Municipalità per riuscire a contenere casi di dispersione scolastica, di devianza minorile e per risolvere eventuali problematiche sociali;
- Comune di Catania per progetti di integrazione e di arricchimento dell’offerta formativa riguardanti le attività sportive, le uscite didattiche e l’educazione ambientale ed alla legalità.
- ASP di Catania per l’effettuazione di screening di medicina scolastica, di iniziative di educazione alla salute e per la presa in carico sinergica degli alunni diversamente abili.
- Associazione I Briganti per l’attività di Rugby educativo (vedi Offerta Formativa);
- Associazione Marianella Garcia per la realizzazione del Progetto “In & Out” finanziato da Fondazione per il Sud per la lotta alla dispersione scolastica.
- Regione, CONI e MIUR per la promozione dello Sport nella scuola primaria
- Reti di scuole per attività di comune interesse.
PROGETTI
PROGETTO “In & Out”: dentro e fuori la scuola nuove strategie per il successo scolastico e formativo e lotta alla dispersione.
Referente: Prof.ssa Angela Interlandi
Il Progetto coinvolge la Rete Territoriale Librino/San Giorgio Catania che comprende I.C.S. “Angelo Musco”, I.C.S. “Pestalozzi”, Associazione “Talitakum”, Associazioni “Quadrivium”, E.F.P. “ CNOS-FAP” sede Catania, CIAPI.
Il Progetto propone una strategia centrata sulla messa in rete di Servizi e Risorse esistenti nel contesto territoriale; sarà sperimentata una strategia sociale, educativa e formativa basata su metodologie innovative su diversi livelli interessati:
Integrazione sociale/Aggregazione:i giovani seguiti frequenteranno le strutture aggregative del territorio che organizzeranno un ventaglio di opportunità educative, ricreative, sportive, laboratoriali
Obiettivi che si intendono raggiungere sono i seguenti:
- favorire il recupero degli apprendimenti e il conseguimento della licenza media per 100 studenti a rischio;
- sperimentare strategie operative e metodologiche per affrontare positivamente il passaggio dalla scuola secondaria di primo a quella di secondo grado e/o al sistema della formazione professionale;
- sperimentare nuove modalità didattiche e metodologiche per il raggiungimento del successo scolastico e formativo (integrazione saperi didattici con saperi operativi)
- promuovere l’acquisizione di elementi di conoscenza critica della complessa realtà sociale, politica, economica e culturale
PROGETTO: SPORTELLO DI ORIENTAMENTO
REF. Ins. Grassi claudia
Premessa: La nostra scuola, come tutte le scuole in zone cosiddette “difficili” si trova regolarmente nella difficoltà di affrontare, insieme a tematiche di ordine strettamente didattico ed educativo, fenomeni esterni ad essa stessa, che risiedono nella struttura e nella cultura familiare della nostra utenza e in carenze di ordine sociale e culturale proprie del territorio in cui agiamo. Fattori che, nel loro insieme, condizionano la crescita dei bambini/ragazzi e configurano il rapporto dell’utenza con la scuola stessa, rischiando di favorire in alcuni casi, distanza, disaffezione, mancanza di corresponsabilità e inefficacia del percorso scolastico.
Tra le strategie per limitare questa distanza tra la scuola-istituzione e le persone-utenti (bambini, ragazzi, famiglie) contrastando, prima ancora che si possano manifestare o dopo il loro presentarsi, fenomeni di disaffezione, sfiducia, scoraggiamento, incapacità di risposta, allontanamento, reale o sostanziale, vi è senza dubbio l’apertura all’ascolto e la disponibilità al dialogo. La scuola deve cioè mettere in atto strategie di accoglienza a tutti i livelli, che, oltre ad abbandonare rigidità e funzionamenti sterili e autoreferenziali, costruiscano ponti verso l’esterno, trovando linguaggi comuni tra dentro e fuori, abbandonando idee preconcette e ponendosi in modo costruttivo nei confronti delle difficoltà delle persone con cui giornalmente essa interagisce, abbracciando sempre più un’ottica collaborativa sia nelle sue relazioni interne che in quelle con l’esterno, famiglie e realtà, istituzionali e non; si è così pensato di definire i confini di uno spazio di arricchimento dell’offerta dell’istituto che valorizzi e faccia tesoro dell’esperienza e del radicamento nel territorio della collega Irene Russo, integrandola tra le funzioni e i ruoli attualmente esistenti.
Obiettivo:
Il progetto mira ad offrire alle famiglie un luogo, un tempo e un’opportunità di ascolto e di orientamento su tematiche relative alla gestione dei propri figli, all’organizzazione del loro tempo libero, al rapporto col territorio e con la scuola.
L’accesso al servizio può avvenire per iniziativa propria delle famiglie o su invito e indicazione dei docenti.
Lo sportello sarà aperto, presso il Plesso Centrale, per due giorni alla settimana.
Progetto Stereotipa.
Ref. Ins. Claudia Grassi
Il Comune di Catania e l’ UDI e l’I.C. Pestalozzi realizzeranno il progetto nella consapevolezza che la scuola è culla del futuro e dello sviluppo, luogo centrale nella formazione-educazione dei /delle giovani.
Il progetto prevede un’azione strutturata di orientamento, sensibilizzazione ed educazione al rispetto della differenza di genere.
Obiettivi:
-Promuovere la formazione di soggettività responsabili in grado di interagire con l’altro/a nel rispetto della differenza di genere.
-Riconoscere e superare i condizionamenti e gli stereotipi sessisti sociali e culturali.
-Promuovere la consapevolezza del carattere non neutro dei saperi e della loro trasmissione.
-Promuovere relazioni di genere rispettose della differenza e improntate all’ascolto dell’altro/a.
– Sviluppare nei/lle ragazzi/e la capacità di elaborare progetti di vita che mirino all’integrazione di genere e interculturale