Centro E.d.A.

Progetto L.I.F.E.

L.I.F.E.

L.I.F.E.

Aperte le iscrizioni al progetto L.I.F.E.: Laboratorio di Istruzione, Formazione Educazione per gli adulti, con corsi di formazione per giovani e adulti per i seguenti interventi:

  • Elettricista di impianti civili
  • Idraulico
  • Estetista
  • Assistente all’infanzia
  • Decoratore fiorista
  • E-Commerce: Orientamento alle nuove professionalità
  • Promotore di percorsi turistici

Informazioni e iscrizioni presso la segreteria dell’I.C. Pestalozzi, Centro E.d.A. n.4, Vill. S. Agata Zona A – Catania
Le iscrizioni si chiuderanno il 30/12/2010

Casati e Blasoni nella storia della città di Catania


Casati e blasoni nella storia della città di Catania


La copertina del libro

La copertina del libro

Guarda il video della manifestazione (prima parte)

Guarda il video della manifestazione (prima parte)

Guarda il video della manifestazione (seconda parte)

Guarda il video della manifestazione (seconda parte)

Guarda il servizio dellemittente Sesta Rete

Guarda il servizio dell'emittente Sesta Rete

L'articolo su La Sicilia del 5 giugno 2010

L'articolo su La Sicilia del 5 giugno 2010

L'articolo su La Sicilia del 7 giugno 2010

L'articolo su La Sicilia del 7 giugno 2010

Le scuole promuovono, oltre alle ordinarie attività d’istruzione per i minori, attività culturali di educazione permanente che coinvolgono i genitori e gli adulti in genere.

La finalità di tali attività è quella di avanzare forme di educazione permanente e al contempo curare un raccordo scuola-territorio che, attraverso una metodologia di “partecipazione dal basso”, porti allo sviluppo della comunità.

Diventa significativo utilizzare il teorema “democrazia ed educazione” utilizzato dal pedagogista del migliorismo John Dewey, al fine di dare una Stella Polare all’impegno ed alla professionalità degli operatori scolastici, in quanto, seguendo questo “credo” le scuole attivano sistematicamente proposte e percorsi che puntano, oltre all’acquisizione di conoscenze e competenze, alla comprensione del progresso dell’uomo in generale e nel proprio contesto ambientale.

I dirigenti delle nove scuole, il prof. Portale e l'assessore Cinquegrana a Palazzo dei Chierici

I dirigenti delle nove scuole, il prof. Portale e l'assessore Cinquegrana a Palazzo dei Chierici

Se è vero il fatto che, una buona convivenza civile muove anche dall’acquisizione di una memoria storica e richiede la disponibilità di tutti per la costruzione di un futuro migliore per le nuove generazioni, il progetto “CASATI E BLASONI NELLA STORIA DELLA CITTA’ DI CATANIA” può collocarsi in tale quadro in quanto tende a ripercorrere attraverso la ricerca e la riproduzione di stemmi, momenti di storia di Catania come tessere di un mosaico certamente non scientificamente esaustivo.

È infine importante, al di là di altri stemmi e personaggi mancanti in questa esplorazione, il ruolo giocato dal “popolo”, spesso protagonista certamente non secondario nel volgere degli eventi.

In questo senso è sembrato corretto concludere la rassegna con gli stemmi della città e della Regione, quasi a mo’ di riconoscimento di una evoluzione politica che ha portato al superamento degli emblemi, che dietro il loro fascino nascondevano un “potere” dalle forme aristocratiche ed oligarchiche, a favore del sistema democratico contemporaneo.

Santo Molino (I.C. Pestalozzi) – Giuseppe Vascone (I.C. Brancati) – Adriana Battaglia (C.D. Caronda) – Mariangiola Garaffo (I.C. Coppola) – Lucia Lanzafame (I.C. V.Da Feltre) – Maria Concetta Lazzara (C.D. Montessori) – Cristina Cascio (I.C. Musco) – Brigida Morsellino (C.D. S.Giorgio) – Angela Maria Santangelo (I.C. Ungaretti)

Giorno 5 giugno 2010 si è svolta la manifestazione culturale di presentazione del progetto “Casati e Blasoni” alla città di Catania.

L'esposizione dei Blasoni a Piazza Duomo

L'esposizione dei Blasoni a Piazza Duomo

Intorno alle ore 9,00 i ragazzi delle nove scuole hanno portato in corteo i blasoni, interamente realizzati a mano secondo le ricostruzioni storiche che è possibile leggere all’interno del libro, sostando davanti a Palazzo dei Chierici, in Piazza Duomo, dove, nell’Auditorium “Libero Grassi”, è stato presentato l’opuscolo, realizzato nell’ambito del progetto, nel quale sono riprodotti i blasoni con una ricca descrizione storica e un abbondante corredo di immagini fotografiche.
Alla presentazione hanno partecipato i dirigenti scolastici delle nove scuole che hanno partecipato e l’assessore alle politiche scolastiche dott.ssa Rita Cinquegrana.

Il corteo da Piazza Duomo a Piazza Università

Il corteo da Piazza Duomo a Piazza Università

Al termine della presentazione i blasoni sono stati nuovamente portati trionfalmente in corteo da Piazza Duomo a Piazza Università, dove è stato allestito un concerto dell’Orchestra di Librino, formata da più di 150 alunni delle scuole secondarie a indirizzo musicale I.C. Brancati, I.C. Musco e I.C. Pestalozzi.
La manifestazione ha riscosso un notevole successo fra il pubblico non solo catanese ma anche di turisti stranieri.


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Festività religiose minori nella città di Catania

La copertina del libro "Festività religiose minori della città di Catania"

La copertina del libro "Festività religiose minori della città di Catania", prodotto dall'I.C. Pestalozzi/Centro E.d.A. n.4 - realizzazione grafica: prof. Andrea Amici

Lunedì 29 giugno alle ore 16.30 presso il palazzo dei Chierici in Piazza Duomo si terrà la presentazione del libro Festività religiose “minori” nella città di Catania.

Il libro affronta una snella ma utile ricognizione delle feste e delle tradizioni religiose dei quartieri di Catania.

Si tratta di un progetto che, pensato e realizzato dal centro E.D.A. (Educazione degli Adulti) dell’Istituto Comprensivo “Pestalozzi” in collaborazione con le scuole “Coppola” e “S. Giorgio”, testimonia la partecipazione attiva della scuola alla vita comunitaria: una scuola che vuole promuovere la valorizzazione e la fruizione dei beni culturali del suo territorio.

Così come la Festa della polizia, La porta della bellezza, il progetto “Casati e Blasoni” e tanti altri, anche la presentazione di questo libro, esprime il già consolidato impegno  dell’Istituto Pestalozzi verso la riscoperta e la valorizzazione della tradizione e della memoria storica della città e dei suoi quartieri.

A PROPOSITO DI “PREVENZIONE DEL DISAGIO E DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE”

di Anna M. Palazzolo

CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE ED.A. N. 4 «Pestalozzi»

Il 26 maggio 2009 alle ore 17.30, alla presenza del Dirigente scolastico dell’I.C. «E. Pestalozzi», Santo Molino, dei docenti e delle famiglie, le più giovani corsiste del Centro Territoriale Permanente Ed.A n. 4, modulo di scuola media dell’I.C. «Pestalozzi», con sede presso l’I.C. «Dusmet», si sono esibite in un piccolo spettacolo nel corso del quale hanno danzato e recitato poesie di N. Hikmet, P. Levi, F.G. Lorca, P. Neruda, G. Ungaretti. Nel corso della manifestazione l’allenatore ha presentato la squadra di calcetto del Centro e ha relazionato sul lavoro svolto, sono stati mostrati, infine, i lavori realizzati dalle studentesse durante il laboratorio “Identità”.

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GRADUATORIA PROVVISORIA ESPERTI ESTERNI P.O.N.

Online le GRADUATORIE PROVVISORIE ESPERTI ESTERNI P.O.N. “Competenze per lo Sviluppo” – Annualità 2008/2009:

C’era una volta una pietra

Il salone del Museo Diocesano ha ospitato la presentazione del libro C’era una volta una pietra – Librino tra presente e passato, realizzato dal Centro Territoriale Permanente n.4 con sede di coordinamento presso l’I.C. Pestalozzi di Catania in rete con il Circolo Didattico “P.A. Coppola” e l’I.C. “A. Musco”, nell’ambito del progetto scolastico “C’era una volta una pietra” autorizzato dall’Assessorato Regionale Beni Culturali Ambientali e Pubblica Istruzione, finalizzato alla valorizzazione e fruizione dei beni culturali e territoriali.

Il Salone del Museo Diocesano durante la presentazione

Il Salone del Museo Diocesano durante la presentazione

Al progetto hanno partecipato i docenti delle tre istituzioni scolastiche coinvolte e anche un gruppo di abitanti del territorio, coadiuvati dall’architetto Emilia Rejna. La pubblicazione è frutto di un attento studio sulla zona di Librino e in particolare di quelle opere della cosiddetta archeologia minore, le masserie rurali che costituiscono un vero e proprio patrimonio di un passato non molto lontano e per tanti versi dimenticato: monumenti e resti architettonici che spesso versano in uno stato di incuria o di degrado e che tuttavia rappresentano un patrimonio dei cittadini e anche un fiore all’occhiello di un territorio come quello di Librino spesso liquidato come “quartiere out“, privo di storia e di ricchezza culturale e umana e del quale si continua sempre a parlare in termini di degrado sociale, culturale e ambientale.

Il Coro dellI.C. Pestalozzi diretto dal prof. Gaetano Sferro

Il Coro dell'I.C. Pestalozzi diretto dal prof. Gaetano Sferro

Il Dirigente Scolastico dell’I.C. Pestalozzi, dott. Santo Molino, ha dato il benvenuto agli ospiti politici, a tutti i partecipanti al progetto e a coloro che sono intervenuti come semplici spettatori, illustrando le linee guida del progetto e le motivazioni che hanno spinto le istituzioni scolastiche a promuovere questa importante operazione culturale.

Dopo la breve introduzione è stato il momento di un intervento musicale del coro da camera della scuola secondaria di primo grado dell’I.C. Pestalozzi diretto dal prof. Gaetano Sferro, che ha proposto cinque brani particolarmente apprezzati non solo dall’intero pubblico ma anche dagli ospiti che subito dopo hanno preso la parola che non hanno mancato di palesare il loro apprezzamento.

Lintervento dellass. Maimone

L'intervento dell'ass. Maimone

L’assessore alla Pubblica istruzione Giuseppe Maimone, infatti, ha sottolineato come tutte le attività scolastiche, da quelle di ricerca a quelle musicali, abbiano un’enorme valenza educativa e al contempo ha sottolineato l’importanza del ruolo e della professionalità del docente, una figura purtoppo spesso sminuita nel corso di questi ultimi tempi dai mezzi di comunicazione di massa che nel segnalare – pur giustamente – i negativi fatti di cronaca che hanno coinvolto alcuni insegnanti tuttavia hanno messo in ombra l’opera continua, assidua e altamente qualificata sia dal punto di vista professionale che da quello umano di tantissimi docenti che giorno dopo giorno con serietà profondono il loro impegno nelle più disparate condizioni sociali spesso senza ricevere concreti apprezzamenti. L’assessore ha sottolineato altresì l’urgenza di un più stretto collegamento fra la scuola e la famiglia, per stringere un patto cooperativo sempre più concreto e che soprattutto dia grande fiducia al docente, che ogni giorno, proprio come il direttore nella realtà del coro, guida degli individui con le loro peculiari caratteristiche nella collettività.

Lintervento dellOn. Bianco

L'intervento dell'On. Bianco

La parola è passata quindi all’onorevole Enzo Bianco che ha proposto una sua memoria storica del territorio di Librino e delle masserie in esso presenti, illustrando la metamorfosi di un territorio rurale che nel corso degli ultimi quarant’anni si è progressivamente urbanizzato con i problemi connessi alla nascita e allo sviluppo di una nuova zona. Nel suo breve intervento il Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato ha sottolineato la necessità della rivalutazione del territorio di appartenenza come elemento coesivo che permetta alla popolazione di risalire e superare le avversità: in questo senso un progetto come quello presentato nel volumetto C’era una volta una pietra acquista un altissimo valore non solo culturale ma anche sociale; Librino è un territorio di che si è sviluppato in tempi rapidissimi e in grande fretta ha cambiato la sua fiisonomia; è un territorio senza una storia come quella che può vantare il centro della città di Catania, tuttavia la conoscenza e la riqualificazione di un passato non remoto ma già spesso dimenticato o ignorato può consentire all’area di Librino di risalire e trovare la forza per un’identità culturale che è alla base di ogni sviluppo sociale.

Il Prof. Rosario Portale, referente del Progetto

Il Prof. Rosario Portale, referente del Progetto

Estremamente toccante poi la testimonianza del prof. Rosario Portale, referente del progetto per l’I.C. Pestalozzi, che prendendo le mosse da quanto già esposto, con estrema sincerità e coerenza ha ulteriormente ribadito che quest’esperienza – come in ogni caso il lavoro quotidiano di migliaia di docenti “seri” – è l’ulteriore conferma della presenza di “anticorpi” all’interno dell’organismo della scuola che riescono con impegno e sane attività a combattere e vincere gli episodi di negatività presenti nel mondo dell’istruzione che vengono puntualmente amplificati dai mass-media. In particolare i docenti che operano in un territorio come quello di Librino manifestano una vera e propria mission educativa ma soprattutto umana e sociale nel concreto obiettivo di costruire attraverso la cultura una situazione migliore: se è vero che Librino è un territorio senza passato, o comunque con un passato brevissimo, sicuramente merita un futuro.

Larch.Rejna illustra il piano di zona di Librino

L'arch.Rejna illustra il piano di zona di Librino

Lintervento della Prof.ssa Rosa Platania

L'intervento della Prof.ssa Rosa Platania

Terminati i primi interventi, l’architetto Emilia Rejna ha illustrato con la proiezione di mappe, fotografie e video, la situazione del territorio e l’inglobamento delle masserie all’interno del piano di zona di Librino, il grande insediamento urbanistico nato dalle linee di espansione indicate dal P.R.G. della città di Catania redatto da Luigi Piccinato nel 1964 e progettato nel 1972 da Kenzo Tange, il celebre architetto giapponese scomparso nel 2005, appartenente a quel gruppo cosmopolita che sin dagli anni ’60 si era occupato, in modo innovativo, del problema di conciliazione tra antico e moderno. Si è sottolineata poi l’importanza della S.T.A. Progetti di Catania, diretta dall’ing. Francesco Lo Giudice, che con la variante del 1979 al Progetto Librino ha reso possibile l’inglobamento delle “masserie storiche” all’interno del nuovo tessuto urbanistico che si andava estendendo rapidamente e che non poteva quindi prescindere dalle testimonianze della precedente presenza dell’uomo in questo territorio.

La D.S. dott.ssa Cristina Cascio

La D.S. dott.ssa Cristina Cascio

La docente coordinatrice del progetto Rosa Platania dell’I.C. Pestalozzi ha dato rilievo poi all’apporto dei destinatari e protagonisti del progetto, i corsisti che hanno dato vita assieme ai docenti a questo progetto di valorizzazione e fruizione dei beni culturali e territoriali; a ognuno è stato consegnato un attestato di partecipazione consegnato dalla dirigente Cristina Cascio dell’I.C. Musco che in un breve intervento ha rimarcato la necessità di non cedere al luogo comune del “quartiere ghetto”: Librino è un luogo dove la gente lavora giorno dopo giorno per la crescita generale e per il miglioramento delle condizioni e della qualità della vita; rilevante inoltre la proposta dell’organizzazione di visite guidate alle mete illustrate nel libro che potrebbero sicuramente contribuire non solo alla conoscenza del territorio ma anche alla complessiva rivalutazione del quartiere.

La consegna degli attestati

La consegna degli attestati

Mostra artistico-creativa


Come ogni anno, nella mattinata del 7 giugno presso il cortile della sede centrale dell’I.C. Pestalozzi di Catania, si è rinnovato l’appuntamento con la Mostra artistico-creativa, dove sono stati esposti lavori realizzati dal Laboratorio di Arte e Immagine della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto curato dalle docenti prof. Angela Interlandi, Brunilde Marseglia e Carmela Puglisi, unitamente ai manufatti realizzati dagli allievi del Centro EDA n.4.
All’interno del laboratorio che ha prodotto la Mostra gli alunni hanno sperimentato ruoli attivi e concreti, costruendo le proprie conoscenze attraverso l’esercitazione pratica delle loro abilità; hanno avuto la possibilità di realizzare tangibilmente i propri interessi e le proprie attitudini: un’opportunità di mettere in evidenza la propria personalità e le potenzialità che altrimenti forse sarebbero rimaste nascoste.

Un altro aspetto, non meno importante, è stato poi quello relativo al lavoro di gruppo: il laboratorio è stato un importante momento educativo in cui hanno avuto un ruolo fondamentale le relazioni interpersonali e l’impegno per gli alunni di accettare e svolgere ruoli sociali all’interno di un gruppo di lavoro: in piccolo, quindi, un’esperienza che riproduce le reali esigenze del mondo del lavoro.

Dal momento che l’intera mostra è, sotto varie forme, completamente autogestita, gli alunni, con impegno e maturità, hanno anche sperimentato l’importanza della promozione nell’ambiente del frutto del proprio lavoro e del proprio ingegno, formandosi alle responsabilità di organizzazione e budget.

Parallelamente, fra i vari stand, ne è stato allestito uno multimediale, con la proiezione di un video realizzato dall’alunno della classe II A della secondaria di primo grado Domenico Russo, con una presentazione del Progetto Ambientale, come ogni anno curato dalla prof.ssa Erina Vario.

Sono state quindi presentate numerose espressioni della creatività degli alunni, da quadri finemente realizzati a vari lavori di artigianato artistico, il tutto sapientemente distribuito nello spazio, con gusto ed eleganza; i numerosi visitatori hanno potuto così ammirare le opere e gli oggetti e portare a casa anche qualche articolo che li ha particolarmente affascinati, qualche manufatto utile magari per l’arredamento delle loro abitazioni o un’idea-regalo originale e di valore.