Attività e progetti

Un Presepe al Museo Diocesano

Gli alunni della classe II D di scuola primaria hanno portato al Museo Diocesano un presepe realizzato con il cartoncino.
I docenti che li hanno guidati nella realizzazione sono stati: Lo Monaco, Foti e Privitera.
Il presepe rimarrà esposto fino al 09/01/2011.

Liric@Pestalozzi.cc – Innovascuola

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Il progetto Liric@Pestalozzi.cc, realizzato nell’ambito dell’Iniziativa Innovascuola Secondaria di Primo Grado, è finalizzato alla creazione di un percorso didattico pluridisciplinare afferente all’area linguistico-artistico-espressiva e mirante alla conoscenza dell’opera lirica prevalentemente ottocentesca come sintesi artistica e mezzo totale di conoscenza di un periodo storico in ogni sua sfaccettatura: arte, poesia, musica, società.
Risultato del percorso è stato la realizzazione di una serie di otto mini-documentari, dedicati a momenti specifici della storia dell’opera italiana, corredati di approfondimenti organizzati in modo ipertestuale e pubblicati su questo sito internet.
La realizzazione multimediale è stata curata dal prof. Andrea Amici, referente del progetto.
Il sito è disponibile all’indirizzo http://www.pestalozzi.cc/ic/lirica

Progetto Lingua Francese

Gli alunni del Progetto Lingua Francese

Bonjour, les amis !

Anche quest’anno, gli alunni delle classi quinte di scuola primaria che desideravano approcciarsi allo studio di una seconda lingua straniera, hanno avuto la possibilità di partecipare al progetto di “Lingua Francese” curato dall’ins. Agata Giuffrida.
Durante il corso i ragazzini hanno familiarizzato con la lingua e con alcuni aspetti della civiltà francese e, spinti dall’entusiasmo per ciò che hanno appreso, hanno preparato, a conclusione del progetto, una simpatica “exhibition” fatta di canti, danze e piccole conversazioni.
La rappresentazione (interamente in lingua francese!) si è svolta il 29 maggio 2010, nei locali del plesso di Viale Nitta, e si è conclusa con un buffet che ha coinvolto i genitori degli alunni nella preparazione di alcuni piatti tipici della cucina francese.

Peter Pan

fai clic sull'immagine per visualizzare un trailer con le musiche dello spettacolo

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Il 18 giugno 2010 è andato in scena all’Auditorium di Viale Nitta il musical “Peter Pan“, allestito dai docenti e dagli alunni del laboratorio teatrale “Dalla Pagina alla Scena“.
Gli alunni si sono esibiti con grande disinvoltura e con vivacità espressiva, dando un’ottima prova di preparazione e affiatamento.

La locandina dello spettacolo

La locandina dello spettacolo

Nel ruolo del protagonista un sempre brillante Giuseppe Ficarra, della classe III B, che per il terzo anno consecutivo ricopre un importante ruolo nello spettacolo del laboratorio; tutti gli altri personaggi principali hanno interpretato la loro parte con naturalezza e impegno: Valeria D’Amico, sempre della classe III B, ha dato vita a una simpatica e ingenua Wendy, Alfio Bonaccorsi, della I B, ha interpretato i due ruoli di Agenore e Capitan Uncino, dando anche un’ottima prova delle sue qualità vocali, come anche Claudia Bisignano, della II A, che ha impersonato Mary e Pennino (uno dei “bimbi sperduti”); nei ruoli dei due fratellini di Wendy Barbara Caniglia e Carmelo Di Benedetto, entrambi della I B, si sono distinti per la loro vivacità; gli altri bimbi sperduti erano interpretati da Christopher Zito, della II A, che nel primo atto ha impersonato anche il cane Nana, Angela Toscano, che si è esibita in un numero canoro, e Giovanni Ficarra, che nel primo atto ha dato vita a una simpaticissima scena con il fratello maggiore Giuseppe, impersonandone l’ombra. Un doppio ruolo anche per Francesca Nicotra, della II A, che nel primo atto e nel finale vestiva i panni della zia di Wendy e nell’Isola che non c’è, invece, era Giglio Tigrato, anche lei molto pregevole sia nella recitazione che nel canto; completavano il cast Maria Rita Licciardello della I A, il capo indiano, Francesco Consoli della II A, divertentissimo nei panni di Spugna, e una simpatica Trilli, impersonata con grazia e stile da Valeria Corso della I B.
Il balletto dei pirati e degli indiani era composto da Noemi Alì (III E), Fabiola Papale (III A), Ilenia Spampinato (III E), Noemi Zuccaro (III E), Luana Santonocito (III B) e Melany Battaglia (I B).
Le coreografie sono state curate dalla prof.ssa Maria Rapisarda, mentre le scene sono state realizzate dalla prof.ssa Angela Interlandi; la regia e la direzione musicale erano del prof. Gaetano Sferro, referente del progetto.
Un particolare ringraziamento anche al Sig. Concetto Niciforo, del personale A.T.A., che ha collaborato alla predisposizione degli impianti scenici.

Casati e Blasoni nella storia della città di Catania


Casati e blasoni nella storia della città di Catania


La copertina del libro

La copertina del libro

Guarda il video della manifestazione (prima parte)

Guarda il video della manifestazione (prima parte)

Guarda il video della manifestazione (seconda parte)

Guarda il video della manifestazione (seconda parte)

Guarda il servizio dellemittente Sesta Rete

Guarda il servizio dell'emittente Sesta Rete

L'articolo su La Sicilia del 5 giugno 2010

L'articolo su La Sicilia del 5 giugno 2010

L'articolo su La Sicilia del 7 giugno 2010

L'articolo su La Sicilia del 7 giugno 2010

Le scuole promuovono, oltre alle ordinarie attività d’istruzione per i minori, attività culturali di educazione permanente che coinvolgono i genitori e gli adulti in genere.

La finalità di tali attività è quella di avanzare forme di educazione permanente e al contempo curare un raccordo scuola-territorio che, attraverso una metodologia di “partecipazione dal basso”, porti allo sviluppo della comunità.

Diventa significativo utilizzare il teorema “democrazia ed educazione” utilizzato dal pedagogista del migliorismo John Dewey, al fine di dare una Stella Polare all’impegno ed alla professionalità degli operatori scolastici, in quanto, seguendo questo “credo” le scuole attivano sistematicamente proposte e percorsi che puntano, oltre all’acquisizione di conoscenze e competenze, alla comprensione del progresso dell’uomo in generale e nel proprio contesto ambientale.

I dirigenti delle nove scuole, il prof. Portale e l'assessore Cinquegrana a Palazzo dei Chierici

I dirigenti delle nove scuole, il prof. Portale e l'assessore Cinquegrana a Palazzo dei Chierici

Se è vero il fatto che, una buona convivenza civile muove anche dall’acquisizione di una memoria storica e richiede la disponibilità di tutti per la costruzione di un futuro migliore per le nuove generazioni, il progetto “CASATI E BLASONI NELLA STORIA DELLA CITTA’ DI CATANIA” può collocarsi in tale quadro in quanto tende a ripercorrere attraverso la ricerca e la riproduzione di stemmi, momenti di storia di Catania come tessere di un mosaico certamente non scientificamente esaustivo.

È infine importante, al di là di altri stemmi e personaggi mancanti in questa esplorazione, il ruolo giocato dal “popolo”, spesso protagonista certamente non secondario nel volgere degli eventi.

In questo senso è sembrato corretto concludere la rassegna con gli stemmi della città e della Regione, quasi a mo’ di riconoscimento di una evoluzione politica che ha portato al superamento degli emblemi, che dietro il loro fascino nascondevano un “potere” dalle forme aristocratiche ed oligarchiche, a favore del sistema democratico contemporaneo.

Santo Molino (I.C. Pestalozzi) – Giuseppe Vascone (I.C. Brancati) – Adriana Battaglia (C.D. Caronda) – Mariangiola Garaffo (I.C. Coppola) – Lucia Lanzafame (I.C. V.Da Feltre) – Maria Concetta Lazzara (C.D. Montessori) – Cristina Cascio (I.C. Musco) – Brigida Morsellino (C.D. S.Giorgio) – Angela Maria Santangelo (I.C. Ungaretti)

Giorno 5 giugno 2010 si è svolta la manifestazione culturale di presentazione del progetto “Casati e Blasoni” alla città di Catania.

L'esposizione dei Blasoni a Piazza Duomo

L'esposizione dei Blasoni a Piazza Duomo

Intorno alle ore 9,00 i ragazzi delle nove scuole hanno portato in corteo i blasoni, interamente realizzati a mano secondo le ricostruzioni storiche che è possibile leggere all’interno del libro, sostando davanti a Palazzo dei Chierici, in Piazza Duomo, dove, nell’Auditorium “Libero Grassi”, è stato presentato l’opuscolo, realizzato nell’ambito del progetto, nel quale sono riprodotti i blasoni con una ricca descrizione storica e un abbondante corredo di immagini fotografiche.
Alla presentazione hanno partecipato i dirigenti scolastici delle nove scuole che hanno partecipato e l’assessore alle politiche scolastiche dott.ssa Rita Cinquegrana.

Il corteo da Piazza Duomo a Piazza Università

Il corteo da Piazza Duomo a Piazza Università

Al termine della presentazione i blasoni sono stati nuovamente portati trionfalmente in corteo da Piazza Duomo a Piazza Università, dove è stato allestito un concerto dell’Orchestra di Librino, formata da più di 150 alunni delle scuole secondarie a indirizzo musicale I.C. Brancati, I.C. Musco e I.C. Pestalozzi.
La manifestazione ha riscosso un notevole successo fra il pubblico non solo catanese ma anche di turisti stranieri.


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I giochi tradizionali

Lo scopo del progetto “I giochi tradizionali” è stato quello di fare conoscere il modo di divertirsi di intere generazioni di giovani facendo riaffiorare  quell’elemento ricreativo, culturale pedagogico che si muove in perfetta armonia con il profondo valore storico e antropologico, che è alla base, delle stesse espressioni ludiche.

La scelta dei giochi di ieri è stata determinata dalla considerazione che i bambini di oggi non sono abituati a scegliere, c’è sempre qualcuno che provvede ad indirizzarli verso qualcosa.

Il giocattolo della società odierna annulla le relazioni umane, la fantasia, la creatività e l’inventiva; in questo modo il gioco, inteso come tempo della piena libertà infantile, viene spogliato di spazi ampi e differenziati e mutilato dei propri segni educativi quali il movimento, la comunicazione, la fantasia, l’avventura, la costruzione, la socializzazione.

Ieri non esisteva nessun disturbo dall’esterno, niente TV, niente computer, scarsissima produzione industriale di giocattoli con, in compenso, una solida presenza di rapporti interpersonali e di socializzazione; era considerato importante lo stare insieme e il gioco era di tipo collettivo-creativo e ad alto contenuto sociale.

Il progetto ha coinvolto, dal mese di marzo al mese di maggio, n° 16 alunni delle classi prime sez. A – B – C – D di scuola primaria.

I giochi tradizionali proposti sono stati:

  • Mani contro mani
  • Acqua – fuochino – fuoco
  • Belle statuine
  • Uno, due, tre stella
  • Com’è bello passeggiar
  • Cummà, ha fattu u pani?
  • La bella lavandaia
  • Regina reginella
  • Girotondo
  • Palla dorata
  • Campana o Gioco della settimana
  • Colore colore
  • Ruba bandiera
  • Corsa con l’uovo

Sono state riproposte anche varie tipologie di “conte”, espressioni parlate che i bambini ripetono prima dell’inizio del gioco per designare il “Capo Gioco”.

Gli alunni, oltre a stare insieme fisicamente, hanno socializzato creando rapporti interpersonali.

I giochi hanno  stimolato l’inventiva, la curiosità, l’ingegno, la manualità, la creatività; hanno abituato gli alunni alla competizione, alla riflessione, al rispetto delle regole; hanno  potenziato le abilità fisiche e motorie e hanno favorito l’integrazione poiché durante le fasi di gioco si è solo partecipanti o concorrenti, nient’altro.

L’entusiasmo e la curiosità hanno caratterizzato la costanza nella frequenza e nell’impegno.

Docenti coinvolti: Carmela Rita Lo Monaco e Basilia Foti

Emozioni, corpo e…

Un momento delle attività

Un momento delle attività

Il tempo scuola dei bambini della primaria è spesso caratterizzato da regole, da una rigida scansione oraria, da un susseguirsi di “dover fare” e a volte”dover essere”, da uno stare “composti e in silenzio” che, per le caratteristiche e le esigenze proprie dei bambini di quest’età, si rivela spesso una prova difficile da superare senza correre il rischio di comprometterne la crescita armoniosa e lo sviluppo pieno di tutte le loro potenzialità. E altrettanto spesso la classe (intesa come luogo fisico e non) non riesce ad essere sufficientemente o completamente un luogo di socializzazione, apertura e confronto, di esplorazione dei propri vissuti e dell’altro, di gioco, di comunicazione e di un sano “lasciarsi andare”.

Ciò è ancor più vero in una scuola a tempo pieno dove i bambini trascorrono 8 ore della loro giornata e lo è in particolar modo per i bambini delle prime classi. La delicatezza dell’inizio di un nuovo ciclo scolastico, che impone ai bambini di 5-6 anni nuovi ritmi, nuove regole, nuove relazioni e sempre maggiori aspettative richiede, pertanto, un’attenzione amorevole e competente alle loro dinamiche personali e di gruppo e a tutte le componenti della loro crescita.

Dall’attenzione e dalla voglia di contribuire in qualche modo al soddisfacimento di questo bisogno  nasce il progetto “Emozioni corpo e…” che, con l’obiettivo di far vivere un’esperienza di gruppo diversa da quella dell’attività curriculare, ha integrato la psicomotricità all’educazione socio-affettiva, coinvolgendo tutti gli alunni delle prime classi della scuola primaria del Viale Nitta (sez. C-D-E) con cadenza trisettimanale nel periodo febbraio-maggio 2009.

Un momento delle attività

Un momento delle attività

Ogni gruppo di piccoli alunni, seguito da un’insegnante, nel corso di questi mesi è stato partecipe di molteplici attività aventi come obiettivo il potenziamento della consapevolezza del proprio sé corporeo e non, l’espressione dei propri vissuti e la fiducia in se stessi e negli altri. Il filo conduttore di tutto il percorso è stato “il cerchio” che ha rappresentato il punto di partenza e di arrivo di ogni esperienza, luogo di conoscenza, verbalizzazione, espressione delle emozioni e allo stesso tempo strumento di esercizio di auto-controllo e rispetto degli altri.

Le attività proposte, in un clima di giocosa informalità, hanno sollecitato l’esplorazione dei diversi canali comunicativi e delle potenzialità espressive del corpo, stimolato la fiducia reciproca e la cooperazione, comprendendo, oltre al gioco più o meno organizzato, esercizi di respirazione, immaginazione e di rilassamento. Il tutto quasi sempre accompagnato o stimolato dalla musica, conduttrice di emozioni e facilitatrice di auto-espressione corporea.

Particolare accento è stato posto agli svariati aspetti della socializzazione che passa inevitabilmente dalla creazione da parte degli adulti di un clima di sicurezza, accoglienza, fiducia e rispetto del singolo bambino, quali che siano le sue specifiche caratteristiche e le eventuali aree problematiche. Ciò in particolare è avvenuto attraverso l’ascolto attivo e la comunicazione empatica, l’uso da parte delle insegnanti del messaggio-io secondo l’approccio rogersiano, le tecniche comunicative di Thomas Gordon e il linguaggio della CNV (comunicazione non-violenta) di Marshal Rosemberg.

(Claudia Grassi)

Coloro la mia scuola

Una ragazzina dipinge un murales

Una ragazzina dipinge un murales

Il progetto ha coinvolto quest’anno 13 alunni delle classi quarte e quinte, con disagio nel comportamento in aula, difficoltà nella relazione interpersonale o con riconosciuto bisogno di esperienze gratificanti e responsabilizzanti, nella realizzazione di un murales nella parete sud del corridoio del secondo piano del plesso di viale Nitta.

Attraverso l’attività decorativa e quelle ad essa connesse, il laboratorio ha avuto lo scopo di offrire ai bambini un’opportunità di coinvolgimento personale, responsabilità e contributo attivo al miglioramento estetico del proprio contesto scolastico e, attraverso esso, al miglioramento del rapporto con se stessi e con l’ambiente di vita.

Uno dei murales

Uno dei murales

Le attività si sono svolte il giovedì pomeriggio in orario curriculare con cadenza quasi settimanale nel periodo febbraio-maggio 2009 e hanno visto i bambini, impegnati in piccoli gruppi, prendere parte attiva in tutte le fasi della realizzazione del murales: disegno, preparazione dei colori, decorazione, predisposizione e sistemazione finale degli ambienti di lavoro (laboratorio e corridoio). Coerentemente con le finalità del progetto, l’attività decorativa ha cioè rappresentato l’occasione di coinvolgere i bambini in dinamiche volte alla valorizzazione delle loro capacità, allo stimolo al lavoro di gruppo e al rispetto degli ambienti comuni, giungendo infine ad affinare le proprie competenze decorative, cromatiche e organizzative.

Un'alunna a lavoro

Un'alunna a lavoro

Per i ragazzini più problematici e per quelli più timidi i tanto attesi incontri del giovedì pomeriggio hanno rappresentato, con la variabilità relativa alle loro specifiche problematiche personologiche, un’occasione di fuoriuscita dalle dinamiche di classe per sperimentare se stessi in un ruolo diverso, attivo, informale in grado di coinvolgerli su un piano emozionale e creativo.

Data l’ampiezza della superficie scelta e della complessità del lavoro con le sue esigenze di coordinamento dell’attività dei singoli bambini, gestione del gruppo e realizzazione grafica, il murales non è stato completato. Ci si ripropone pertanto di portare a compimento la sua realizzazione nel futuro anno scolastico, possibilmente sotto forma di attività-ponte tra scuola primaria e secondaria di primo grado attraverso il coinvolgimento degli stessi ragazzi che hanno partecipato nel progetto di quest’anno.

(Claudia Grassi)

Fiera del dolce 2009

miniaturaSi è svolta il 24 novembre l’ormai tradizionale Fiera del dolce nei campetti della sede centrale, un appuntamento che ormai da qualche anno arriva sempre puntuale per la “gioia del palato”, un’occasione per vivere assieme un momento nel contempo allegro e formativo.

Come sempre fra i vari stand allestiti e gestiti sotto gli alberi dagli alunni, guidati dai loro docenti, è stato possibile assaggiare vari dolci tutti presentati con gusto e ordine; ragazzi, insegnanti e personale tecnico e amministrativo hanno così trascorso un paio d’ore all’aperto, complice una splendida giornata di sole, insieme e in allegria.

Arte e immagine: gioia di esprimersi

L’incontro con l’arte, il disegnare e il dipingere consente ai ragazzi di sviluppare e potenziare nuove conoscenze e la loro creatività.
Queste, unite alla fantasia del singolo, aiutano a riscoprire l’uso del gusto estetico che viene appreso attraverso lo studio e l’apprendimento di nuove tecniche espressive.
Il lavoro svolto nel corrente anno scolastico ha permesso ai nostri ragazzi di vivere l’attività didattica come un momento di socializzazione che ha consentito loro di esprimere la propria e singola capacità critica e creativa.
I lavori che andrete a visionare sono stati realizzati traendo spunto da alcune opere d’arte o da immagini di diversa natura, ove il singolo ragazzo ha saputo interpretare la propria personale visione del soggetto elaborato.
— Prof.ssa Grazia Torrisi – Scuola secondaria di primo grado, corsi C-D-F