Si è svolto il 4 giugno presso la sala Refettorio di Palazzo Platamone un incontro di studi sul tema dell’immigrazione e dell’integrazione multiculturale, alla presenza di numerosi alunni, professori e dirigenti scolastici. Nell’occasione è stato proiettato in anteprima il cortometraggio realizzato dagli alunni e dai docenti del Centro EDA n. 4 dell’Istituto Comprensivo Pestalozzi di Catania, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti, dal titolo “Alle pendici dell’Etna il paradosso si integra” sul tema dell’intercultura.
Il prodotto cinematografico, che partecipa anche al concorso Together in Expo 2015, è interpretato da alunni del Centro E.d.A. della Pestalozzi; nasce da un’idea del prof. Carmelo Danzì ed è stato diretto dai registi Pier Luca Libra e Giuliano Severini. Si presenta con la formula della “narrazione visiva”, su un testo scritto da Giuseppe Flavio Laneri e letto dal prof. Francesco Musumeci, sulle musiche originali composte dal prof. Andrea Amici.
Una storia d’amicizia fra giovani italiani e loro coetanei nordafricani, provenienti dai centri di prima accoglienza che in quest’anno scolastico hanno frequentato il Centro Territoriale Permanente per l’Educazione degli Adulti della scuola Pestalozzi, fa da vettore all’approfondimento di varie e attuali tematiche, fra le quali si impone con forza la netta contraddizione tra abbondanza e privazione che vede confrontarsi due mondi e due culture diverse ma sempre più vicini, “noi” e “loro”, la Sicilia e i Siciliani da una parte e gli immigrati dall’altra, che scelgono la nostra Isola come meta di speranza e di vita.
All’incontro a Palazzo Platamone erano presenti anche numerosi relatori che, dopo il saluto dell’Assessore alla Cultura del Comune di Catania Prof. Orazio Licandro, si sono cimentati in una lettura, sotto la spinta di diverse prospettive, dei temi culturali contenuti nel breve cortometraggio.
Il Dirigente della Pestalozzi, Prof. Emanuele Rapisarda, ha messo in rilievo il messaggio fondamentale contenuto nel corto: l’intercultura è il vettore per una trasformazione già in atto e un freno a quelle derive populiste e politiche tristemente sempre più attuali. Poi è stata la volta di Pier Luca Libra, il regista, che ha esposto i suoi timori, quando gli venne proposto dall’Accademia di fornire il proprio supporto al corto, nell’affrontare un tema così soggetto a facili speculazioni, per di più inserito in un contesto particolare come quello scolastico; una sfida non facile, ma, a giudicare dalle emozioni suscitate nel pubblico presente, ad avere ragione è stato proprio l’intuito del giovane regista e le sue soluzioni narrative.
Apprezzamento per il lavoro svolto è giunto anche dal Prof. Alessandro De Filippo dell’Università di Catania, esperto in “Storia e critica del Cinema”, che ha definito ottima la “strategia comunicativa” che l’autore ha deciso di far assumere ai protagonisti del corto, trovando così un modo semplice e diretto per giungere al cuore dello spettatore.
La mattinata si è chiusa con l’intervento di Padre Gianni Notari, parroco del Crocifisso dei Miracoli, che ha anch’egli apprezzato il lavoro e ammesso di far lui stesso ricorso a mezzi innovativi per scalfire la sensibilità dei fedeli, troppo spesso presi dai ritmi della vita quotidiana per accorgersi del “diverso” che comunque spesso viene fagocitato più che accolto.
Un momento quindi di grande intensità, quello vissuto a Palazzo Platamone, attraverso il cortometraggio e gli interventi dei relatori, volto a riscoprire l’identità della Sicilia come “crocevia del Mediterraneo”, per contrastare con gesti concreti un pensiero sempre più diffuso di negazione della solidarietà.
Grande soddisfazione, naturalmente, fra i ragazzi non di cittadinanza italiana che hanno partecipato alle riprese, e fra tutti gli altri docenti del Centro E.d.A. che hanno partecipato alla realizzazione del corto, in particolare le professoresse Tea La Pera, Agata Strano, Maria Cristina Uccellatore, Maria Grazia Ricca e i professori Daniele Recupero e Giuseppe Pandini, e la prof.ssa Ambra Stazzone, dell’Accademia di Belle Arti, che anche a nome del direttore della stessa Accademia, il prof. Virgilio Piccari, ha auspicato una prosecuzione di questa collaborazione.